Descrizione

Pomeriggio in biblioteca 2022-23 – 5° incontro

Incontro di venerdì 5 maggio 2023

I figli? Si educano così

 

I fratelli di P. Terenzio

e

Il padre di famiglia di C. Goldoni

 

 

Questione, crisi, emergenza sono i tre sostantivi che sempre più spesso vengono qualificati dall’aggettivo “educativa” per definire ciò che sta molto a cuore a chiunque oggi si preoccupi del futuro dell’umana società.

Un’impressionante sequenza di episodi – rilanciati sovente dai social insieme agli altri media – inchioda il nostro tempo alle sue drammatiche responsabilità: sembra proprio che esso non sappia più educare. Sempre più imperante sembra essere il principio del “lasciar fare” con travisate forme di tolleranza verso comportamenti che invece, in famiglia come fuori (a scuola, per esempio) andrebbero semplicemente condannati. E invece si fa un po’ fatica a parlare di questi temi. Perché e-ducare (dal lat. e ducere), trarre fuori da ognuno ciò che di meglio ha dentro di sé senza neanche sospettarlo, è cosa delicata e difficile e … bisogna essere educati a farlo. E quale strada seguire quando si decide di correre la sfida educativa? La forma permissiva o quella autoritaria?

Nel nostro ultimo incontro dedicato al Maggio dei Libri, ci siamo fatti aiutare dall’autorevolezza di due classici: gli “Adelphoe” (I fratelli) di Terenzio e “Il padre di famiglia” di Goldoni che, nelle loro rispettive epoche, hanno avvertito in maniera illuminante l’importanza di una corretta educazione per i loro giovani. Ad alta voce, in una piacevole lettura partecipata abbiamo ascoltato le ragioni del rigido Demea, abbarbicato al mos maiorum, e quelle “più elastiche” del fratello Micione, di mentalità liberale, accusato di eccessivo permissivismo verso il giovane che gli era stato affidato. La parola è passata poi al Pancrazio goldoniano, protagonista di quella che l’autore definiva “una commedia d’educazione” in cui il pubblico veneziano avrebbe dovuto identificarsi e istruirsi, secondo i più saldi principi illuministici. “Felice chi ha la sorte di avere una buona educazione! I figliuoli se non si rilevano bene, se non si danno loro de’ buoni esempi diventano pessimi, gente inutile, scorno delle famiglie e scandalo delle città”.

E i nostri giovani partecipanti cosa ne pensano?

I ragazzi si sono detti molto coinvolti dal tema che li vede come diretti protagonisti. Così Rossella: – Mi ha colpito la lettura goldoniana perché mi ha portato a riflettere sul metodo di insegnamento adottato dai maestri secoli fa nei confronti degli alunni considerati “inferiori”. O ancora Tommaso: – Il dialogo tra Micione e Demea ha una magia tutta sua: specchio di due scuole di pensiero che si confrontano da sempre. E Francesca: – Noi ragazzi avremo sempre il bisogno di educatori, l’importante è che non siano come l’insegnante del testo proposto (Ottavio di Goldoni). Per Alessandro, tutti abbiamo bisogno di educatori, la condizione necessaria è che entrambi (educatore ed educando) debbano essere volenterosi e disposti a collaborare per questo processo.

Ed è proprio nel segno della collaborazione che i nostri incontri hanno trovato il loro naturale e significativo compimento. La lettura condivisa e partecipata di questo appuntamento finale interpreta il senso più genuino dei nostri “Pomeriggi” che si sono proposti come un percorso di educazione alla lettura sia per chi si è incamminato per la prima volta che per chi ha cominciato ad essere più esperto sulla via della conoscenza.

Se siamo riusciti ad esplorare insieme i sentieri di alcune pagine lo dobbiamo anche a chi ci ha offerto il suo fondamentale contributo.

GRAZIE alla nostra Dirigente, sempre disponibile verso le iniziative riguardanti la lettura e al personale ATA che ci ha affiancato con continua sollecitudine.

Oltre che ai nostri alunni, che hanno permesso ogni volta di riscoprire la bellezza della lettura, il mio personale ringraziamento va in modo speciale alle prof.sse F. Grieco e A. Imbasciani che quest’anno hanno condiviso con me il cammino con passione ed entusiasmo, e impegno, mettendo a disposizione la loro competenza per l’organizzazione e la realizzazione degli incontri.

Nei giorni in cui partono le celebrazioni per il centenario della nascita del priore di Barbiana, non possiamo non riferirci al suo messaggio se vogliamo che i nostri ragazzi non si muovano da sperduti nel mondo.

“Quando avete buttato nel mondo d’oggi un ragazzo senza istruzione avete buttato in cielo un passerotto senza ali”  (don Lorenzo Milani, La parola fa eguali)

Per sperimentare l’ebbrezza del “volo” e, volendo rischiare, renderlo “folle”, a noi umani non restano che le pagine dei libri che ci facciano da ali.

L’aria dell’estate ci aiuterà. Buone letture a tutti.

F.B.

 

In allegato alcune foto relative all’incontro

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

I fratelli, P. Terenzio in copioni.corrierespettacolo.it

Il padre di famiglia, C. Goldoni in Wikisource

FOTO 5°incontro maggio23 EducazioneFigli

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